Because of you
FanFiction su Lovely Complex
Punto di vista: Otani Atsushi
Situazione: Dopo la dichiarazione di Risa ( volume 4 )
Vorrei saper dire “ Ti amo ”, senza aver paura di andare contro a ciò che provo.
Vorrei saper rispondere ai suoi sentimenti, in modo da non ferire il suo spirito.
Vorrei saper chiedere scusa , dopo averle spiegato come realmente mi sento.
Ma non sono innamorato di lei , né mi è indifferente .
Ma non sono in grado di mentire , anche se nel profondo lo vorrei fare.
Ma non sono una persona molto estroversa, nonostante le apparenze.
Non sono mai stato molto sveglio , devo ammetterlo , e non posso definirmi un esperto d'amore, nonostante abbia già avuto una ragazza.
In questo momento, il senso di colpa si fa spazio dentro di me , consapevole del fatto che la farò soffrire.
Anche ora che la so a pochi metri da me, sento che vorrei sprofondare.
Al diavolo l'amore! Ma chi cavolo l'ha inventato ?
Doveva trattarsi di un pazzo, dati i casini che ho in testa .
Sospiro, guardo la lavagna, e cerco di concentrarmi sulla lezione:
geografia mondiale.
Cosa fatta e rifatta alle elementari, ormai mi va fuori dalla testa quel maledetto ritornello “Burundi, Congo, Zaire”.
Ah, mi sta guardando...la vedo con la coda dell'occhio...
<signorino Otani, a che sta pensando? Alla soluzione del divario tra le due tribù locali dell' Etiopia?>
Guardo il prof e la sua parrucca ridicola, squadrandolo da capo a piedi.
Dio, ma dove trova abiti del genere ? Al mercatino dell'usato ?
<sì, professore...> rispondo annoiato, rigirandomi la penna tra le dita.
<prego allora. Ci esponga la sua tesi.> m'invita quel vecchio balordo.
Ormai ho lo sguardo di tutti addosso: aaah, che scatole. Ma perché non ha continuato a fare quella sua stupida lezione?
Mi schiarisco la voce e lo sfido con lo sguardo:<ci sto ancora pensando.>.
La mia risposta provoca risolini che provengono da tutta la classe. La faccia del prof si fa rossa: BANG! Commentino alla sua parrucca e mi butta fuori dalla classe.
Non è una cattiva idea. Forse così smetterei per un attimo di pensare a lei .
Una mano si alza vicino a me: ma che vuole fare ora ?
No...
No ti prego .
Sta zitta, non dire niente !
< Professore, chi fornisce le armi a quella gente?>
Spalanco la bocca e la guardo.
Beh, e non sono l'unico in quello stato. Pure il prof la guarda come se fosse un' aliena giunta dal pianeta dei maltusiani.
<mmh,...beh...> e dopo questi mugugni il prof riprende a spiegare, dimenticandosi completamente di me.
Insomma, mi ha salvato, si può dire, all'ultimo momento.
La guardo, lei è concentrata nella spiegazione.
Almeno credo.
Ora non si cura più di guardarmi.
Non so esprimere ciò che provo , è qualcosa di strano , fastidioso , che spinge nella mia mente una sfera di calore dolce e rassicurante .
Ma non è ancora amore, è solo affetto.
E' la prova del legame che ci unisce l'un l'altra nel nostro modo di essere:
amici che condividono gusti, sogni, interessi.
Non può nascere nulla tra due persone troppo uguali, perché finirebbero per annoiarsi a vicenda.
Non può nascere amore da due amici visti da tutti come una coppia di comici.
Ma non voglio vederla soffrire.
Non voglio guardare di nuovo le sue lacrime cadere a terra.
Voglio ridere, scherzare, parlare con lei, che anche quando si arrabbia è ricolma di gioia di vivere , di quell'entusiasmo trasportante che m' impedisce di fare pensieri tristi.
Una cosa davvero indefinibile, ma allo stesso tempo davvero semplice, quel sentimento incerto chiamato amore.
Solo ora capisco.
Sento il peso di una scelta gravare sulle mie spalle, invisibile ed irremovibile.
Da ciò che uscirà dalla mia bocca si deciderà il nostro futuro.
Ecco, una voce s'insinua nella mia mente, rimarcandomi quell'aggettivo all'apparenza tanto innocuo:
“ NOSTRO ”..?
E il disagio prende il sopravvento : mi rendo sempre più conto che ho paura.
Una paura angosciante che attanaglia la mia mente, il mio cuore, la mia anima.
Perché doveva accadere proprio a noi?
Di nuovo : penso al plurale .
Sono perduto.
Se per gli altri, da ogni fossa e da ogni melma , nascono aurore, per me , ormai, è tramontata ogni certezza.
Suona la campanella che annuncia la fine delle lezioni.
Sento che mi schermisce con il suo suono acuto e fastidioso.
Sussurra , tra le note, un fastidioso ritornello:
<la ferirai...
La ferirai...
La ferirai...>
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ONE SHOT BY YAMIREIKO
Guai a chi osa copiare senza chiedere!!!